
Scrittura sul web: 10 errori da evitare nei contenuti del tuo sito
Di siti internet ce n’è migliaia di migliaia, ognuno è diverso dall’altro. Eppure gli errori dei contenuti testuali si somigliano un po’ tutti: te lo possiamo assicurare perché di siti ne vediamo tanti ogni giorno. Ecco perché abbiamo pensato di proporti una guida alla scrittura sul web attraverso 10 errori da evitare nei testi del tuo sito.
Pagine poco intuitive, sviste lessicali, cantonate di formattazione, scivoloni a carico della SEO. Passali in rassegna e tieni a portata di mano la penna rossa. Ti servirà per revisionare i contenuti del tuo sito in modo da renderli davvero utili per comunicare ciò che fai al tuo pubblico in target.
Un controllo fondamentale sia che tu stia per andare online e desideri una supervisione tale da poterti rendere più sicurə del risultato che vorresti raggiungere, sia che tu sia già online con i testi che ti convincono sì, ma mica tanto… Iniziamo!
10 errori da evitare quando scrivi i contenuti del tuo sito web
1. Scegliere un’architettura poco chiara
L’architettura di un sito rappresenta il modo in cui sono organizzati i diversi contenuti in pagine, livelli, interconnessioni. Detta anche alberatura, permette all’utente di orientarsi all’interno del sito e a Google di comprenderne la struttura. Ecco perché è importante che risulti facile da navigare e da scansionare! Come riuscirci?
Serve un approccio progettuale proprio come se dovessi tirar su una casa: se ci pensi, il paragone è calzante dato che il tuo sito è lo spazio web dedicato alla tua attività. Bisogna fare in modo che chi entra si senta non solo accolto, ma anche in grado di spostarsi da una stanza all’altra (ovvero da una pagina all’altra) in maniera semplice e intuitiva.
Guai a non adottare una logica ben precisa, guai a far dipendere dalla Home un’accozzaglia di categorie e sottocategorie, pagine e sottopagine: l’utente rischia di perdersi e uscire in un batter d’occhio, mentre Google non capisce a cosa dare importanza (con conseguenze negative anche sul posizionamento).
Meglio organizzare i contenuti del tuo sito in base a delle categorie coerenti e a uno schema gerarchico con la Home al vertice. La ricerca delle parole chiave legate alla tua attività può aiutare, ma è fondamentale tenere conto dei reali intenti di ricerca delle persone. In questo senso, raggruppare i contenuti in base ad argomenti in comune (per esempio, servizi/prodotti) è una pratica di buon senso ma capace di premiare. Anche in funzione di ottenere delle voci di menù chiare e accessibili.
2. Ignorare l’obiettivo delle singole pagine
Non tutte le pagine di un sito sono uguali: alcune servono a presentarti, altre a vendere, altre a fornire informazioni utili e così via. Ignorare questo fatto e andare a braccio, oppure a intuito, è il modo migliore per sprecare l’opportunità di raggiungere chi ha bisogno dei tuoi prodotti o servizi.
Quando scrivi il contenuto di una pagina del tuo sito, quindi, parti dall’obiettivo che vuoi raggiungere con quel testo: ti farà da bussola su cosa scrivere. La scrittura sul web è fatta non solo di parole studiate a puntino, ma anche di una mentalità strategica.
Per esempio, in una pagina come la Home, che accoglie presentando una sorta di sintesi del tuo Biz, è importante fare selezione: non è possibile dire tutto ed è necessario individuare le informazioni cruciali per l’utente, quelle che caratterizzano subito la tua attività e la distinguono dalle altre. Per saperne di più, leggi cosa scrivere nella home del tuo sito.
3. Evitare la piramide rovesciata
Tranquillə, non parliamo dell’antico Egitto ma di una tecnica di scrittura risalente ai giornalisti anglosassoni. In breve si tratta di organizzare il testo dall’alto verso il basso: in cima le informazioni fondamentali espresse in forma generica; al centro lo sviluppo del contenuto; alla fine i dettagli.
La piramide rovesciata non serve solo per dare subito a chi legge le informazioni più importanti ma anche per organizzare il testo in base a una precisa struttura gerarchica che parte dal concetto più rilevante per arrivare ai particolari. Una regola di base per scrivere sul web in maniera chiara ed efficace, valida sia che si tratti delle pagine del tuo sito che degli articoli del tuo blog.
4. Essere autoreferenziale
Parliamo del parlarsi addosso (perdona il gioco di parole) ignorando quello che davvero interessa o è utile per il pubblico. “Noi facciamo di qui, noi facciamo di là; siamo così, siamo cosà; abbiamo studiato qui, là, su e giù, o raggiunto duemila traguardi”. Sembra impossibile, eppure la pagine di molti siti sono ancora scritte così nonostante dietro ci siano aziende o professionistə anche affermate .
Quando scrivi sul web, essere autoreferenziale limita la possibilità di attivare delle connessioni con chi sta dall’altra parte dello schermo. Detto altrimenti, il o la protagonista di un contenuto web non sei solo tu e la tua straordinaria attività: c’è anche il tuo target di riferimento. Cosa interessa ai tuoi potenziali clienti? Che bisogni hanno? Cosa cercano online? Cosa li fa risuonare e sentire capiti al punto da affidarsi a te?
Porti queste domande ti servirà per scrivere dei testi che parlino davvero ai tuoi potenziali clienti. Un esempio classico in tal senso è la pagina About, il Chi sono o Chi siamo: secondo te, sarà più interessante un curriculum copia-incollato sul web, o un testo in grado di far capire cosa puoi veramente fare per chi legge? A te la risposta, a noi un link utile: Cosa scrivere nella pagina About.
5. Scrivere muri di testo
Sai come leggono le persone online? Facendo una sorta di scansione del testo alla ricerca di parole e frasi che fanno da “appigli”. Se questi appigli sono interessanti, bene, la navigazione e lettura possono anche proseguire. Se invece accade il contrario, si passa a un altro sito e ciao.
Ecco perché ti consigliamo di evitare i muri di testo con la formattazione: la divisione in paragrafi, la titolazione, i grassetti, gli elenchi puntati o numerati, permettono di organizzare il testo rendendolo più piacevole, leggibile e scansionabile sia dalle persone che dagli spider di Google. Merita ricordarlo!
6. Omettere i link
I contenuti di un sito web non sono testi qualunque, sono degli ipertesti collegati da link che permettono di passare da uno all’altro senza ordine prestabilito. In questo modo, ogni pagina di un sito web rappresenta un nodo della rete connesso a tanti altri.
In sostanza, i link sono il cuore pulsante della scrittura sul web dato che permettono di:
- navigare, organizzare e condividere informazioni;
- valutare l’importanza e l’autorità di una pagina web: più sono i link pertinenti da siti autorevoli, più la pagina è considerata rilevante e di qualità.
Che si tratti di link interni o esterni al tuo sito, quindi, mai farne a meno!
7. Dimenticare le CTA
Le CTA, o Call To Action, sono delle brevi stringhe di testo che invitano l’utente a fare qualcosa: clicca, scopri, iscriviti, aggiungi al carrello e potremmo continuare all’infinito con gli esempi. Di solito sono ben visibili all’interno di un contenuto web perché stanno su un pulsante o un’immagine cliccabile. Inoltre, cosa importantissima, rappresentano dei link che possono innescare un contatto, un approfondimento, un acquisto, una prenotazione, un’iscrizione e così via.
Grazie alle CTA, le persone che atterrano sul tuo sito possono compiere tutta una serie di azioni che corrispondono ai loro bisogni più o meno espliciti. Per esempio, possono muoversi da una pagina all’altra, scegliere un prodotto o un servizio, inviarti un messaggio, iscriversi alla tua newsletter o approfittare di un’offerta.
Così facendo, le CTA guidano le persone all’interno del tuo sito, permettono di creare delle interazioni con i tuoi contenuti e possono anche trasformare dei semplici visitatori in clienti. Per scoprire la potenza di questi microtesti, leggi l’articolo CTA: cosa sono, esempio e come scriverle a puntino.
8. Scrivere da addettə al settore
Poco sopra, abbiamo accennato al pericolo dell’autoreferenzialità quando scrivi sul web. Usare dei termini troppo tecnici o gergali è un altro modo per parlarsi addosso, ovvero per non entrare in contatto e in relazione con chi legge. Al contrario, usare un linguaggio chiaro e lineare permette alle persone di scoprire cosa puoi davvero offrire con i tuoi prodotti o servizi.
Ricorda: scrivere in modo semplice non significa banalizzare bensì potenziare il tuo messaggio per far sì che tuttə lo possano comprendere. L’esempio tipico è quello degli avvocati: preferiresti rivolgerti a qualcuno che scrive in legalese o a qualcuno che si mette nei tuoi panni per farti capire in che modo può aiutarti ad affrontare un problema?
Ricorda anche che nulla è più facile di scrivere difficile: sembra uno scioglilingua ma è la verità. Ecco perché è importante rileggere e riscrivere sempre la prima bozza. Spezza le frasi troppo lunghe. Semplifica quelle troppo complesse. Inserisci la punteggiatura. Elimina le ripetizioni e le espressioni da addettə al settore di cui abbiamo appena parlato. Chi legge ti ringrazierà!
9. Fare copia-incolla da ChatGPT
Nell’era dell’intelligenza artificiale, è possibile fare a meno di ChatGPT (o chi per essa) quando scrivi sul web? No, a patto di usare l’AI con intelligenza umana. Che significa? Prima di tutto evitare di fare copia-incolla delle risposte che restituisce ai tuoi prompt: può trattarsi di informazioni scorrette e tutte da verificare.
Inoltre, il linguaggio di Chat GPT è spesso ripetitivo e ridondante anche se corretto e coerente dal punto di vista formale. Per non parlare del tono di voce: freddo, prevedibile e impersonale. Un dettaglio non da poco nell’elaborazione di contenuti che dovrebbero essere in grado di far emergere l’unicità e l’originalità di ciò che fai.
Fare copia-incolla da ChatGPT, quindi, ti espone a tre rischi concreti:
- ritrovarti a pubblicare un testo uguale a tanti altri, privo di personalità;
- fornire informazioni sbagliate;
- incorrere nel plagio e nella violazione del copyright.
Per approfondire, leggi l’articolo Come usare ChatGPT per scrivere contenuti e facci sapere che ne pensi 😉
10. Ignorare la SEO
L’ultimo errore che ti segnaliamo richiederebbe più di un articolo a parte per essere affrontato e sviscerato… In effetti, nel nostro blog trovi diversi contenuti a tema SEO e alla fine te li elencheremo tutti. Qui ci preme dirti che l’indicizzazione sul motore di ricerca è uno dei pilastri della scrittura sul web. Talmente pilastro che oggi non si parla più di Search Engine Optimization bensì di Search Everywhere Optimization perché, come dice Neil Patel (fondatore di Ubersuggest) “in un mondo dove si cerca tutto ovunque, devi essere trovato ovunque”.
Le parole chiave stanno diventano fondamentali non solo su Google ma anche su Amazon e su Instagram, per esempio. Da qui, l’importanza di saperle usare all’interno dei tuoi contenuti web per far sì che rispondano al meglio alle ricerche degli utenti e abbiano più possibilità di emergere online.
Non sai come fare? Inizia dall’analisi della SERP, la pagina dei risultati di ricerca: è il primo posto dove capire quali contenuti si posizionano e perché. Strumenti come Seozoom o Ubersuggest possono fornirti metriche preziose sui volumi di traffico, la difficoltà e l’opportunità delle keyword. Ma non esiste una ricetta magica: c’è da scrivere per le persone, non solo per i motori di ricerca creando contenuti informativi, interessanti e utili per il tuo target. Google premia anche questo, non si limita a controllare le parole chiave.
Per aiutarti in questo compito, scopri alcune delle nostre risorse in formato blog post:
- Contenuti SEO in 8 mosse
- Basi di SEO on-page per ottimizzare una pagina web
- Basi di SEO off-page per far crescere il tuo sito dall’esterno
- Ottimizzazione on-page con SEO Yoast
- Guida alla SEO per Instagram
Ma non finisce qui! Se la scrittura sul web ti mette ancora a dura prova lasciandoti un senso di insicurezza sul tuo sito internet, clicca sul nostro
Check-up testi sito
il servizio di consulenza che abbiamo creato per migliorare la comunicazione del tuo sito e a farti trovare dai tuoi potenziali clienti. Prenota una call gratuita per capire se fa al caso tuo, ti aspettiamo! Intanto grazie per aver letto fin qui,
Martha e Paola