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Basi di SEO off-page per far crescere il tuo sito dall’esterno

Think outside the website: pensa fuori dal tuo sito con 5 strategie mirate a potenziare la tua presenza online
introduzione SEO off-page

Basi di SEO off-page per far crescere il tuo sito dall’esterno

Dopo aver parlato di SEO on-page, torniamo a bomba sul tema dell’ottimizzazione per i motori di ricerca scoprendo come portare traffico al tuo sito tramite strategie di SEO off-site. L’ argomento è vasto e in continua evoluzione, è vero, ma ci sono alcune attività da sperimentare per potenziare dall’esterno la tua presenza online e scalare la pagina dei risultati del motore di ricerca (SERP). Ma andiamo per gradi.

Cos’è la SEO off-page e perché è utile

La SEO off-page (o off-site) è quell’insieme di attività da svolgere fuori dal sito web per influenzare il posizionamento sui motori di ricerca e consolidare la tua presenza online. In pratica, la SEO off-page permette a Google di capire cosa pensano gli altri del tuo brand: più link, commenti e contenuti rimandano a te, più il motore di ricerca capirà che il tuo sito o blog è una fonte di risorse di qualità e lo farà salire in classifica. 

Ça va sans dire, tutti i guru della SEO ricordano quanto sia importante affiancare il lavoro di SEO off-site a quello on-site in quanto si tratta di tecniche complementari e interdipendenti. Per fare un paragone pratico: che senso avrebbe possedere una bella macchina ma non poterla usare perché non facciamo mai benzina?

Inoltre, uno studio di Moz riporta che oltre il 50% del posizionamento dipende dai fattori di SEO off-page. Abbastanza, vero? 😉 

Se la prima tecnica che ti salta alla mente è quella del link building, sappi che sei nella direzione giusta ma c’è molto di più! Qualche esempio? Scrivere un articolo su un sito diverso dal tuo, lasciare commenti su forum di settore, pubblicare un post su Instagram sono alcune delle pratiche di cui parleremo oggi e che, se praticate in modo corretto, Mr. Google vede di buon occhio. 

SEO off-page: 5 strategie da sperimentare

1) Link building

Si parla di link building quando un sito manda un link in entrata (backlink) verso il tuo sito internet o blog. È una prima misura di popolarità che equivale un po’ a un bel voto: più backlink ottiene il tuo sito, più riuscirai a scalare la SERP, a dar forza al tuo brand e aumentare il bacino di visitatori. Sì, è un processo laborioso ma permette di ottenere reali benefici in termini di visibilità. 

Attenzione, i numeri non sono tutto! Google considera sia l’autorevolezza che la pertinenza dei siti che rimandano al tuo: i collegamenti ipertestuali devono provenire da domini influenti e affini alla tua attività. Capiamolo meglio con un esempio pratico. 

Se gestisci un ristorante o una casa vacanze potrai registrarlo a una directory aziendale come Tripadvisor e aggiungere dettagli quali servizi offerti, contatti, indirizzo e un link verso il tuo sito. Sebbene in queste directory si possono inserire solo link nofollow (collegamenti cliccabili ma privi di importanza ai fini del posizionamento) questa strategia espande la tua visibilità e può portarti visite di potenziali clienti che hanno già le idee chiare. 

2) Google my Business 

Toglieteci tutto ma non Google My Business! 😉 Il perché della nostra adorazione è presto detto: è uno strumento indispensabile se vuoi essere trovato/a dagli utenti nelle tue vicinanze e posizionarti sui motori di ricerca. Pensa a un negozio di abbigliamento, a uno studio dentistico o un’agenzia immobiliare: Google offre loro la possibilità di creare gratuitamente una pagina con tutte le informazioni.

Considerando che il 46% delle ricerche riguardano informazioni locali e che 4 su 5 consumatori usano i motori di ricerca per trovare prodotto o servizi attraverso la geolocalizzazione, è facile capire come questa sia un’opportunità da non lasciarti sfuggire. Detto diversamente: non essere su Google My Business equivale a farti soffiar via clienti dai tuoi competitor. Se non l’hai ancora fatto, cosa aspetti a crearti una vetrina tutta tua? 

Lanciare una pagina aziendale su Google my Business è semplice! Dopo aver creato un account segui la procedura guidata e richiedi a Google la verifica della tua attività. Una volta ricevuta la cartolina, inserisci il codice e inizia a gestire la tua scheda. 

Per ottimizzare la tua scheda ricorda di: 

  • creare una descrizione curata di ciò che fai; 
  • specificare orari di apertura, indirizzo, numeri di telefono ecc.; 
  • fare un elenco dei tuoi servizi o prodotti; 
  • inserire foto e video; 
  • aggiungere eventuali sedi distaccate.

Per trarre il massimo beneficio da questo strumento ricorda di: 

  • pubblicare con regolarità;
  • chiedere recensioni attraverso il modulo dedicato;
  • collegare ogni servizio/prodotto a una pagina web dedicata;
  • ottimizzare le descrizioni dei media caricati.

3) Commenti e interazioni

Scrivere commenti e, in generale, interagire su siti, blog, portali o forum aiuta a consolidare la tua leadership. Anche se per ogni contributo che vorrai lasciare non guadagnerai sempre un link diretto, questo permetterà di far conoscere il nome del tuo brand tra i gruppi più rilevanti, risolvere un problema ai lettori e costruire relazioni con blogger o influencer che in futuro potrebbero collegarsi a te. 

Cerca quindi luoghi rilevanti per il tuo settore e lascia commenti utili e pertinenti. Come sempre, quando scrivi tieni presente i bisogni del tuo target, sii coerente con il tuo tono di voce e non usare tecnicismi che potrebbero allontanare un potenziale cliente. 

4) Guest posting 

Scrivere un articolo promozionale su un blog ospite è un altro modo per posizionarti come esperto del tuo campo e dare visibilità al tuo brand.

Si tratta di una situazione che accontenta tutti: il blogger ottiene nuovi contenuti per i suoi lettori e in cambio sarà disposto a offrirti un link verso il tuo sito. Google vede bene questa pratica che incoraggia la creazione e la distribuzione di contenuti di qualità a patto che i collegamenti siano creati in modo naturale, cioè senza riempire il testo di ancoraggio di parole chiave, il tanto temuto keyword stuffing

Con una corretta attività di guest posting potrai: 

  • raggiungere un pubblico più vasto ma vicino alla tua nicchia;
  • espandere la tua rete professionale;
  • generare backlink di alta qualità;
  • aumentare il traffico del tuo sito o blog; 
  • rafforzare il tuo marchio.

Come per tutte le attività che mirano a generare interesse verso il tuo brand, cerca di rispettare i seguenti parametri: 

  • scrivi contenuti originali, di qualità e in linea con quelli del sito che li ospita;
  • non usare il solito testo per siti diversi; 
  • evita l’autopromozione e concentrati sull’utilità per il tuo pubblico;
  • redigi un articolo di almeno 1000 parole;
  • inserisci 1 o 2 link verso il tuo sito o blog;
  • verifica la grammatica;cura la formattazione (spazi bianchi, paragrafi, sottotitoli).

5) Social media marketing

Un’altra tecnica di SEO off-page efficace è l’uso dei social. Grazie a loro puoi estendere la portata dei tuoi contenuti e incoraggiare gli utenti a cliccare sul tuo sito. Rappresentano cioè una fonte importante di backlink utili provenienti da siti con un alto punteggio di affidabilità (Domani Authority) quali LinkedIn, Facebook, Twitter e Instagram.

Sebbene un link ricevuto via social non influenzi direttamente la SEO, il link viene posizionato nelle SERP. Ecco che risulta importante garantire che i contenuti sui tuoi profili social rispecchino al meglio la tua azienda. Senza tralasciare il fatto che i social fungono da cassa di risonanza a livello di visibilità, condivisioni e dunque traffico al tuo sito. 

È tutta questione di contenuti

Come abbiamo visto in questa carrellata, anche per la SEO off-site tutto ruota intorno alla creazione e distribuzione di contenuti di valore. Il content marketing non va infatti riservato solo ai contenuti del tuo sito ma anche a tutto ciò che viene pubblicato lontano dal sito. 

Ti ricordiamo che il content marketing permette di avvicinarti al consumatore in modo non intrusivo (al contrario della pubblicità tradizionale) per fidelizzare, costruire relazioni e orientare possibili future scelte d’acquisto.

Inoltre, ecco 4 buoni motivi riportati da DemandMetric per investire nel content marketing: 

  • il content marketing costa il 62% in meno rispetto al marketing tradizionale e genera anche 3 volte più lead;
  • il 70% delle persone preferisce scoprire informazioni di un brand tramite articoli piuttosto che tramite pubblicità;
  • il 78% degli utenti percepisce una relazione tra sé e il brand dopo aver letto un contenuto utile;
  • i contenuti interessanti sono uno dei principali motivi che spingono le persone a seguire i brand sui social media.

Conclusioni: ascolta e sperimenta

Dopo aver capito che la SEO off-page è qualcosa di più della semplice creazione di link e che rappresenta una parte integrante dell’ottimizzazione del tuo sito, non resta che metterti all’opera.

Invece di buttarti a capofitto su tutte le attività elencate oggi, scegli quella più adatta alla tua nicchia. Per capirlo, osserva il tuo pubblico e individua il formato che preferisce per ascoltare la tua storia. 

Allo stesso tempo, non aver paura di testare nuovi formati. Solo perché in passato infografiche o e-book attiravano l’attenzione, non significa che i tuoi clienti non accoglierebbero volentieri podcast o video. 

Se hai bisogno di aiuto per la tua strategia off-page, contattaci via email info@progettopuntoevirgola.it o tel 347/5307812. Alla prossima!