Come scegliere e usare (per bene) gli hashtag su Instagram
Ogni volta che pubblichi su Instagram ti sorge la domanda “hashtag, #hashtag delle mie brame, qual è il più azzeccato del reame”? Sei nel dubbio su quali e quanti #hashtag mettere nelle didascalie? La tua bio di Instagram è tutta un cancelletto? Li usi ma non ti sei soffermatə sugli hashtag davvero utili per la tua attività? Beh, stiamo giusto per approfondire la questione come scegliere e usare gli hashtag su Instagram.
Ecco come sviscereremo l’argomento:
- cosa sono gli hashtag e a cosa servono;
- come scegliere gli hashtag su Instagram;
- come individuare gli hashtag più utili per il tuo Biz;
- come salvarli;
- quali hashtag evitare su Instagram;
- quanti hashtag usare;
- come creare un tuo hashtag;
- come usare gli hashtag nella bio, nelle didascalie e nelle storie;
- i 9 tipi di hashtag suggeriti da Instagram per la tua attività.
Cosa sono gli hashtag e a cosa servono
A livello formale, gli hashtag derivano dall’unione di una o più parole, numeri, emoji preceduta dal simbolo cancelletto #. A livello di utilizzo, rappresentano delle etichette che catalogano i contenuti pubblicati su Instagram. In particolare, i tanto amati/detestati cancelletti sono:
- cliccabili: basta che tu faccia clic su un hashtag per scoprire quanto è usato, da chi, i post e reel più popolari o recenti;
- ricercabili: se inserisci un hashtag nell’apposita barra di ricerca di Instagram, puoi trovare altri hashtag simili e vedere tutti i risultati associati;
- “seguibili”: se capisci che un hashtag calza a pennello con una passione, un tema o un settore legato alla tua attività, puoi seguirlo al pari di un qualsiasi account. Troverai i suggerimenti connessi al tuo “follow” nel tuo feed.
Nati su Twitter, dove tuttora individuano dei trend di discussione, sono venuti alla ribalta su Instagram. Ma a cosa servono? Per esempio, sono utili a:
- migliorare la copertura di post, reel e storie;
- trovare nuovi follower: dato che è possibile seguire gli hashtag, come abbiamo appena detto, gli utenti possono trovare il tuo post nel loro feed pur non essendo ancora tuoi follower;
- creare e consolidare una community che condivide la passione per un brand, un interesse, una tematica, dei valori, un evento, uno stile di vita e così via;
- inserirsi in una specifica nicchia di mercato;
- partecipare a un dibattito o online.
Come scegliere gli hashtag su Instagram
Il modo più intuitivo (ma un po’ più noiosetto) per trovare e scegliere gli hashtag su Instagram è procedere con la ricerca manuale.
Inserisci un #hashtag nella barra di ricerca del tuo feed “Esplora” e clicca sul tasto “Cerca”. Comparirà davanti ai tuoi occhi un’anteprima della lista di hashtag che iniziano per il termine scelto. Clicca su “Vedi tutti i risultati” e otterrai una sfilza con tanto di numeri: sono le volte in cui i vari hashtag sono stati utilizzati, un dato su cui riflettere, come vedremo tra poco.
Ma non è tutto! Instagram ti propone anche gli Account, gli Audio, i Tag e i Luoghi collegati all’hashtag cercato. Mettiamo che tu cerchi #scrittura da dispositivo mobile, ecco cosa comparirebbe tra i risultati principali e la lista è molto lunga da scorrere. Come raccapezzarsi? Approfondendo la ricerca per capire se, tra i vari hashtag presentati, ce n’è uno o più di uno che fanno davvero al caso del tuo Biz. Ci vuole un po’ di pazienza ma il gioco vale l’#hashtag, te lo assicuriamo.
In alternativa al procedimento che ti abbiamo appena descritto, puoi scegliere gli hashtag su Instagram grazie a siti web o App dedicati a questo servizio. Te ne indichiamo 7:
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- Display purposes (servizio gratuito e senza registrazione)
- Top-Hashtags (servizio gratuito e senza registrazione)
- Hashtagify (servizio a pagamento previa registrazione che permette di scegliere tra 3 diversi piani mensili o annuali)
- Keyword Tool (servizio in versione gratuita e a pagamento con registrazione che consente di selezionare anche nazione e lingua)
- All-Hashtag (servizio gratuito e senza registrazione)
- Top Tags (App gratuita per dispositivi Android e iOS)
- Leetags (App a pagamento per dispositivi Android e iOS)
Come individuare gli hashtag più utili per il tuo Biz
Potremmo limitarci a parlare di pertinenza e di popolarità degli hashtag, ma non è detto che un hashtag pertinente e molto popolare sia la scelta giusta. Per trovare gli hashtag che fanno davvero al caso del tuo Biz ti consigliamo di analizzare 6 fattori:
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- il tuo settore: ti ricordi quando la prof. ti diceva che eri andatə fuori tema? Ecco, usare un hashtag lontano dall’ambito in cui operi equivale un po’ a questo ma c’è di più. Settorialità significa anche specificità: sì agli hashtag di nicchia, no a quelli troppo generici e competitivi;
- il tuo target: che genere di hashtag utilizza il tuo pubblico? Attraverso gli hashtag il tuo target esprime un interesse, un bisogno, un’emozione specifica? Chi tra i tuoi follower usa un dato hashtag (lo scoprirai effettuando una ricerca per hashtag dal tuo dispositivo mobile)? Ragionare in questo modo ti permetterà di rivolgerti a un pubblico più mirato anche grazie all’uso degli hashtag;
- il contenuto del tuo post: pensa se nel post di Instagram abbinato all’articolo che stai leggendo andassimo a usare l’hashtag #sanremo2023 solo perché non si è parlato d’altro nella scorsa settimana. Non succederebbe nulla di grave, per carità, ma non c’incastrerebbe per nulla col tema trattato e sarebbe anche poco corretto;
- i numeri totalizzati da un dato hashtag: se sono troppo alti, rischi di disperdere il tuo post tra migliaia di altri a scapito di una opportunità di visibilità maggiore;
- chi lo ha creato: ci sono hashtag nati su iniziativa di influencer, liberə professionistə, community, piattaforme, manifestazioni, challenge. Dietro a ognuno si nascondono dei valori e un preciso messaggio. Domandati se la tua idea di business si rispecchia in quello che sta dietro un dato hashtag e non ti sbaglierai.
- gli insights dei tuoi post: sei mai andatə ad analizzare il numero di impression derivanti dagli hashtag che usi su Instagram per verificare la loro efficacia? Ahi-ahi-ahi-ahi-ahi! Ma non è mai troppo tardi per iniziare a farlo: segui questi semplici passaggi. Scegli un post qualsiasi tra quelli che hai pubblicato di recente e clicca sulla voce “Visualizza insight”. Dai uno sguardo alla Panoramica dei dati, scorri fino alla voce “Impression” (il numero di volte in cui il contenuto del tuo post è stato visualizzato sullo schermo) e poi “Dagli hashtag”: qui troverai il numero che ti interessa. Una cifra che rappresenta una stima ma sulla quale merita riflettere soprattutto se vari la tipologia di hashtag in base al contenuto e dei tuoi post.
Una volta che avrai analizzato questi 6 fattori, otterrai diversi elementi su cui basarti per scegliere gli hashtag davvero utili a comunicare la tua attività su Instagram. Un lavoro certosino, ci dirai, ma una volta fatto non andrà perso: potrai creare una scorta di hashtag da tenere sempre a tua disposizione. Su questo ci soffermiamo proprio ora,
Come salvarli
Hai fatto i compiti a casa seguendo per filo e per segno i nostri consigli per scegliere gli hashtag su Instagram. Adesso, guai a perderli! Analizza di nuovo la tua bella lista di cancelletti e vedi se tra di essi ce ne sono alcuni accomunati da un tema. Qui non si tratta solo di settorialità ma di una differenza più sottile o trasversale. Adesso crea delle vere a proprie liste di hashtag che fanno al caso del tuo Biz.
Per esempio, noi di Punto e Virgola abbiamo una lista di hashtag dedicati alla #scritturaprofessionale divisa per #copywriting e #webwriting, ma ne abbiamo anche altre dedicate al #lavoroinproprio, alla #imprenditoriafemminile e ai #piccolibusiness. Le ruotiamo in base al contenuto dei nostri post, le aggiorniamo col tempo e analizziamo i dati perché tutto cambia…
Quella delle liste di hashtag può sembrare una banalità ma non lo è perché basterà fare copia-incolla per evitare di impazzire a ogni post, carosello, reel o storia pubblicata. Provare per credere!
Quali hashtag è meglio evitare
Lo abbiamo detto poco fa: usando hashtag molto popolari e generici, rischi di disperdere un contenuto di valore all’interno di un contesto troppo vasto e competitivo. Invece, scegliendo hashtag meno popolari ma utili per il tuo tipo di business e amati dal tuo target, potrai ottimizzare la tua comunicazione su Instagram. In generale, ci sono 2 tipi di hashtag da cui stare alla larga:
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- hashtag bannati come #onlyfans o vietati da Instagram perché non rispettano le linee guida della community;
- hashtag spammati come #like4like o #follow4follow segnalati da Instagram come attira bot e spam.
Due ragioni in più per controllare ogni hashtag che intendi usare su Instagram. Nel caso di un hashtag bannato, per esempio, ti accorgerai che alcuni dei post ad esso legati vengono nascosti con tanto di messaggio esplicito della piattaforma. Meglio evitare anche per non incorrere in un peggioramento della copertura se non addirittura nell’esclusione dal famigerato algoritmo di Instagram.
Quanti hashtag usare
Bella domanda (anche se non l’abbiamo espressa col punto interrogativo)! Partiamo dicendo che Instagram permette di inserire fino a 30 hashtag nelle didascalie e fino a 10 hashtag nelle storie. Ma ti servono davvero tutti? No. Quanti usarne allora?
I pareri sono discordi anche tra gli addetti al settore: c’è chi dice 2o, chi 11, chi 4 o 5. Vuol dire che un numero perfetto e valido per tutti non c’è ma, se hai seguito il nostro ragionamento fin qui e creato le tue liste di hashtag, avrai già a disposizione quelli che ti servono per le tue didascalie. Né troppi, né troppo pochi.
Se è ancora valido il motto “in medio stat virtus”, forse la giusta misura sta nel mezzo: a nostro avviso tra i 10 e i 15 hashtag sono già più che sufficienti. Anche perché sennò come fai a valutare la loro efficacia in base agli insights?
Un hashtag tutto tuo? Ottima idea!
Fin qui abbiamo parlato di hashtag belli e pronti ma nulla e nessuno vieta di dar vita all’hashtag del tuo Biz. In gergo si parla di branded hashtag, un modo ulteriore per identificare un marchio o un’impresa creandogli attorno una community che ne condivide valori, interessi, opinioni, emozioni, eccetera.
Per creare il tuo cancelletto personalizzato ricorda che il tuo hashtag dovrà essere:
- in linea con il tuo Biz a livello settoriale, valoriale e di tono di voce;
- comprensibile: no a frasi astruse o in una lingua diversa da quella che usa il tuo target;
- facile da ricordare per aiutare gli utenti a utilizzarlo a loro volta;
- facile da scrivere per lo stesso motivo appena elencato;
- originale: la ricerca per hashtag su Instagram ti servirà a capire se il tuo hashtag è già stato creato e utilizzato oppure no.
Come usare gli hashtag su Instagram
- Nella bio di Instagram ti giochi tutto in 150 caratteri spazi inclusi. Ecco perché qui la selezione degli hashtag da usare dovrà essere ancor più accurata che nelle didascalie. Potrai giocare su hashtag di nicchia (2 o 3 al massimo), sull’hashtag del tuo brand per rafforzare la tua community a livello di valori o di interessi (come fa @zuccaviolina con #feliceadesso, per esempio), su un hashtag creato ad hoc per una promozione o un evento. Le possibilità sono davvero tante. Esercitati nella sintesi, fai delle prove e cambia gli hashtag in bio in base alle tue necessità. In ogni caso, ti servirà per personalizzare e indicizzare meglio il tuo account di Instagram.
- Nelle didascalie di post, reels, caroselli, potrai scrivere degli hashtag direttamente nel testo, nella parte finale della caption o nel primo commento. Questione di gusti ma anche di leggibilità. Usare degli hashtag nel testo ti servirà a evidenziare alcune parole o concetti chiave. Riservare loro la parte finale della caption ti sarà utile per separare il testo vero e proprio dagli hashtag, specie se lascerai uno spazio bianco o un sorta di elenco puntato tra l’uno e gli altri. Riservare il primo commento ai tuoi hashtag ti servirà per nascondere gli hashtag dalla didascalia lasciando quest’ultima “più pulita”. A te la scelta.
- Nelle storie potrai inserire gli hashtag con l’apposito adesivo oppure digitando un testo. Il passo successivo sarà posizionarli, allargarli o rimpicciolirli come vorrai. Se desideri inserire più hashtag nella tua storia ma preferisci nasconderli, puoi usare lo strumento testo, selezionare il colore più simile a quello dello sfondo della tua storia e rimpicciolirli il più possibile. Altrimenti, nasconderli sotto una gif. Cambia solo la resa estetica e in ogni caso non potrai usare più di 10 hashtag per storia.
9 tipi di hashtag suggeriti da Instagram
Tra le linee guida di Instagram puoi trovare una sezione tutta dedicata alle 9 tipologie di hashtag da usare per la tua azienda. Passiamo brevemente in rassegna con alcuni esempi del tutto diversi tra loro:
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- hashtag di prodotti o servizi: #cusciniarredo, #pizzasenzaglutine, #namimg, #consulenzalegale, ecc.;
- hashtag di nicchie settoriali: #fotografodimatrimonio, #avvocatodellavoro, #psicologoclinico, ecc. ;
- hashtag di community su IG: #panettieridiinstagram, #dogsofinstagram, ecc.;
- hashtag di ricorrenze o eventi: #giornatadellamemoria, #sanvalentino, #earthday, #buonnatale, #happynewyear, ecc.;
- hashtag legati ai luoghi: #madeintuscany, #toscanaovunquebella, #toscanadascoprire (perdona il campanilismo su questo punto);
- hashtag giornalieri: #motivazionedellunedì, #suggerimentodelmartedì, #mercoledìuniversitario, ecc.;
- hashtag con frasi attinenti a ciò che fai: #viatadacopy, #faidellordinariounapoesia, #scritturaprofessionale;
- hashtag con acronimi: #tbt (throw back thursday) #tgif (thanks God is friday), #qotd (quote of the day), ecc.;
- hashtag con emoji: #libridaasporto📚, #scrivere🖊, #lavorodacasa❤️.
Vuoi scoprire altri #hashtag utili? Nel nostro calendario marketing 2023 troverai una sezione dedicata agli hashtag ogni mese: corri a scaricarlo, è gratuito e ti accompagnerà per tutto l’anno!
Adesso che sai tutto sugli hashtag di Instragram non ti resta che metterti all’opera e sbizzarrirti tra la bio, le didascalie e le storie del tuo account business. Se però ti senti ancora insucurə, puoi sempre contattarci o fissare un’ora di consulenza: sarà un piacere conoscerti e esserti d’aiuto!
Grazie per aver letto fin qui e alla prossima,
Martha e Paola