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Copywriting vs content writing: fai crescere il tuo biz online con i contenuti giusti

6 differenze da conoscere per raccontare al meglio la tua storia
copywriting vs content writing

Copywriting vs content writing: fai crescere il tuo biz online con i contenuti giusti

I contenuti sono il cuore di tutte le attività di marketing digitale tra cui l’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO), le campagne pubblicitarie e il social media marketing. Rappresentano un’opportunità per entrare in contatto con potenziali clienti. In poche parole? Se vuoi farti trovare dagli utenti è necessario che tu offra loro i contenuti giusti.

Tuttavia (se ci conosci un po’, sai che a questo punto un “tuttavia” casca a fagiolo), non tutti i contenuti per il web sono uguali: esiste il copywriting ed esiste il content writing. Nelle attività di marketing sono presenti entrambi con ruoli e scopi ben precisi da tenere a mente se vuoi promuovere in maniera professionale il tuo biz. In questo post cerchiamo di tracciare una linea di demarcazione, che così ben marcata non è mai, tra copywriting e content writing, due attività diverse ma complementari. 

Copywriting vs content writing: 6 differenze

1. Scopo

Il copywriting ha lo scopo di ottenere una conversione o una vendita (aka: aumentare le entrate): descrizioni di prodotti, testi per sponsorizzate o script per video promozionali sono solo alcuni esempi di contenuti scritti da un copywriter. 

Si tratta di testi brevi che mirano a catturare l’attenzione del lettore e convincerlo ad agire, possibilmente intercettando le sue emozioni. Per ottenere un risultato soddisfacente è necessario non solo offrire un buon motivo per compiere un’azione ma per compierla adesso. Ammettiamolo: un lavoretto all’apparenza banale ma che ogni tanto può far spuntare qualche capello bianco.

L’attività di content writing ha invece lo scopo di coinvolgere e costruire la fedeltà. Pensa ai blog post, ai video tutoriali o alle infografiche: si tratta di contenuti creati per informare, educare, intrattenere il lettore e… aprire la porta a un probabile acquisto. Attraverso questo tipo di scrittura vuoi ottenere più “mi piace”, condivisioni, commenti e aumentare la credibilità della tua attività.⁠⁠

Possiamo quindi dire che le vendite sono un risultato indiretto del content writing: i clienti devono percepire che la tua principale priorità non è quella di vendere ma di essere loro d’aiuto.  

⁠⁠2. Direzione

Nel copywriting la conversazione è unidirezionale: si tratta di contenuti lineari e strategici che terminano con un solo invito all’azione (CTA) come quello di acquistare un prodotto, contattarti per informazioni, scaricare una risorsa o prenotare un appuntamento.

⁠⁠Il content writing è multidirezionale. Se volessimo paragonarlo a una situazione della vita quotidiana sarebbe una chiacchierata con gli amici: tra un “a proposito di…” e un “ma non ti ho ancora detto che…” non sappiamo mai che strada potrà prendere. Allo stesso modo, un contenuto come un blog post riesce a creare coinvolgimento, può contenere collegamenti a più fonti, punti di vista diversi e più inviti all’azione.

3. SEO 

I copywriter usano le basi delle tecniche SEO per elaborare contenuti efficaci e originali. I content writer, invece, sono più ferrati sull’argomento dato che, ricordiamolo, il loro scopo è creare contenuti ad hoc per attrarre traffico qualificato su siti o e-commerce.

Facciamo un esempio. Un’agenzia di viaggi desidera posizionarsi e promuoversi online per i suoi itinerari e le sue strutture pet-friendly. Per farlo potrà creare: 

  • una pagina di presentazione/vendita di un albergo che accoglie animali: in questo caso il copywriter dovrà raccontare i dettagli della struttura usando le principali keyword di ricerca (es: “hotel 3 stelle pet friendly a Firenze”); 
  • un e-book da scaricare: in questo caso il content writer andrà a realizzare una risorsa utile analizzando cosa cerca effettivamente il pubblico in modo da combinare gli argomenti di maggiore tendenza agli interessi di business. Ad esempio: “le top 10 destinazioni per viaggiare con cani e gatti in Italia” , “Itinerari pet-friendly in Trentino”,  “Animali in camper: tutto quello che devi sapere”. 

Per maggiori informazioni sull’argomento ti rimandiamo all’articolo contenuti SEO in 8 mosse

4. Lunghezza

I copywriter scrivono:

  • annunci (online e offline);
  • slogan e payoff;
  • pagine web di vendita;
  • campagne e-mail;
  • descrizione prodotti; 
  • script pubblicitari; 
  • landing page per sponsorizzate;
  • sms di vendita;
  • contenuti di cataloghi;
  • jingle;
  • copy per social media.

I content creator scrivono: 

  • blog post; 
  • comunicati stampa;
  • white papers;
  • e-mail;
  • newsletter;
  • e-book;
  • tutorial; 
  • case study.

A seconda dell’argomento, la lunghezza consigliata va dalle 500 alle 2500 parole e oltre. 

Come accennavamo sopra, non è sempre possibile fare una distinzione netta tra tipologie di contenuti: alcune voci si intersecano ed è naturale così. 

5. Strategia

I risultati del copywriting si misurano nel breve termine: le percentuali di clic, i download, le visite all’e-commerce o le iscrizioni alla newsletter. 

I risultati del content writing sono misurabili in tempi più lunghi (ed è qui che la pazienza viene messa alla prova!) come nel caso dei blog post: contenuti “duraturi” che si prestano a essere aggiornati al bisogno per migliorare l’esperienza dell’utente. 

6. Traffico

Anche se le attività sembrano sovrapporsi non è mai completamente così: il copywriting converte il traffico in vendite o lead (es: una scheda di descrizione prodotto), mentre il content writing indirizza il traffico di ricerca organica, quello dei motori di ricerca, su una pagina precisa (es: un tutorial).

Conclusioni

Per tirare le somme: in ambito di scrittura per il web possiamo dire che più contenuti e valore aggiungi, più fedeltà al brand crei… e più facile sarà vendere! C’è il momento per educare e per intrattenere e quello per stimolare le persone a compiere una determinata azione. 

Ma è anche vero che le linee di demarcazione non sono sempre nette: esistono diversi fattori e variabili da tenere in considerazione di volta in volta. L’importante è riuscire a dedicare del tempo a fornire valore, a volte senza pensare troppo alle regole, ricordandosi che con i contenuti funziona un po’ come il karma: bisogna dare per ricevere! 😉 

Sia che tu attinga a risorse interne o che tu lavori con un’agenzia come la nostra, conoscere le differenze tra copywriting e content writing ti aiuterà a puntare dritto/a verso gli obiettivi della tua strategia di comunicazione o a trovare la persona giusta per raccontare la tua storia! 

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