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Content marketing per attività ed eventi culturali

3 domande strategiche + 7 consigli utili + 5 esempi illustri per raccontare e promuovere attività nel settore dell'arte e della cultura
Content marketing per attività ed eventi culturali

Content marketing per attività ed eventi culturali

Hai in programma una mostra di fotografia? Ti occupi di eventi musicali o artistici? Stai organizzando la presentazione di un libro? Lavori in un museo, un sito archeologico o una biblioteca? Bene, fai parte dell’ampio settore delle attività culturali, realtà eterogenee ma legate a doppio filo al territorio. E dato che l’Italia trasuda arte e cultura in ogni dove, c’è solo l’imbarazzo della scelta ma anche una gran concorrenza. 

Come raccontare e promuovere un’attività o un evento culturale per coinvolgere il pubblico? Noi qualche idea ce l’avremmo e te la spieghiamo attraverso:

  • una riflessione di base sulla comunicazione del settore;
  • 3 domande strategiche da cui partire; 
  • 7 consigli di content marketing dai quali potrai prendere spunto;
  • 5 esempi illustri.

Prontə per iniziare l’approfondimento di maggio legato al mese in questione del nostro calendario marketing 2022? Non lo hai ancora scaricato? Beh, allora è il momento di farlo per avere a disposizione uno strumento che ti aiuterà a comunicare, programmare e promuovere il tuo Biz culturale da qui alla fine dell’anno. Ma adesso entriamo per davvero nel tema di oggi.

Content marketing per attività ed eventi culturali

La comunicazione del settore culturale e artistico

C’è stato un tempo in cui sembrava un’assurdità parlare di arte e cultura in termini di web e content marketing. I due comparti apparivano distanti e poco propensi a dialogare tra loro. Un retaggio che ancora persiste ma che, di fatto, si è dovuto confrontare con il dilagante avvento di internet e dei mezzi di comunicazione digitale.  

La pandemia ha ulteriormente accelerato la digitalizzazione di molte realtà che operano nel settore e che si sono trovate costrette a studiare nuove strategie per coinvolgere gli utenti anche a distanza. Oggi il comparto si sta risollevando proprio grazie al digitale e l’obiettivo è quello di garantire al pubblico di eventi, mostre, concerti e spettacoli esperienze sempre più immersive e coinvolgenti.

Ecco che i contenuti standard (come testi, foto e video) si arricchiscono della realtà aumentata e virtuale, di app e piattaforme che incentivano l’interazione tra l’utente e il prodotto culturale o artistico. Ecco che anche le realtà più illustri si affacciano sul fronte dei social per coinvolgere strati più giovani di popolazione con nuovi linguaggi. 

Insomma, come forse avrai già intuito, oggi non basta più dire che un luogo d’arte o un evento culturale è il più figo del pianeta. Ancora peggio è dare per scontato che le persone lo sappiano in partenza. È molto più utile ragionare in termini strategici per:

  • conoscere le esigenze del tuo pubblico in modo da esaudire i suoi bisogni prima che arrivi da te, ma anche mentre è lì e dopo che se è andato;
  • essere consapevoli del settore per capire i tuoi punti di forza e di debolezza, le minacce e le opportunità; 
  • puntare su contenuti che informano, appassionano e suscitano l’interazione.

Vediamo come riuscirci a partire da 3 domande fondamentali. 

3 domande strategiche da cui partire

Conosci il tuo target? 

Famiglie. Referenti di asili, scuole elementari, medie o superiori. Appassionatə di musica jazz o di danza classica. Fan di un artista. Espertə d’arte o di cinema. Lettori o lettrici incallitə. Persone che cercano un’evasione dalla routine o viaggiatori interessati alla cultura locale. Sono esempi diversissimi di target in ambito culturale. 

Gruppi accomunati da bisogni e aspettative specifiche. Categorie che comprendono i tuoi clienti tipo: profili ideali di chi è interessato alla tua attività o al tuo evento culturale. Come conoscere queste persone per arrivare a creare i contenuti adatti a coinvolgerle?  

Con la mappa dell’empatia e le Buyers Personas, per esempio. La prima ti aiuterà a metterti nei panni del tuo cliente ideale per capire cosa pensa, vede, ascolta, dice e fa. Le seconde ti serviranno per individuare i diversi segmenti del tuo pubblico per tradurli in veri e propri identikit. Se ti va di approfondire l’argomento, puoi leggere il nostro articolo dedicato al target di riferimento

Se invece sei ancora scetticə, ecco un esempio. Poniamo che tu stai organizzando un festival di musica classica ad alta quota. Nel target dell’evento potrà rientrare l’appassionatə del violoncellista Tal dei Tali ma anche chi pratica trekking, una famiglia in vacanza nella zona ma anche il gestore del rifugio più vicino al luogo del concerto. 

Persone diverse per età, interessi ed esigenze. Ecco perché conoscere bene il tuo target è indispensabile prima una qualsiasi operazione di content marketing. 

Sai quali sono i tuoi obiettivi? 

Vuoi far conoscere un piccolo museo di provincia? Punti a fare il pienone nella prossima edizione del tuo un festival? Hai in mente un laboratorio di scrittura per ragazzi ma finora avevi promosso delle iniziative per adulti? Far luce sui tuoi obiettivi di comunicazione ti servirà non solo a capire dove vuoi arrivare ma anche a tradurre le tue intenzioni in risultati misurabili.

Perché questo si realizzi sul serio, i tuoi obiettivi non dovranno essere generici e fumosi bensì molto concreti… Anzi S.M.A.R.T., acronimo di:

  • S specific specifici
  • M measurable misurabili,
  • A achievable raggiungibili,
  • R relevant rilevanti,
  • T time-bound a tempo.

Qualche esempio di obiettivo S.M.A.R.T. per capirci meglio? Eccoli:

  • ottenere 1000 visite in più al sito in 6 mesi;
  • acquisire 100 nuovi iscritti alla newsletter in 6 mesi; 
  • aumentare del 30% l’interazione dei post di facebook nei prossimi 3 mesi;
  • ottenere 500 follower su Instragram in 3 mesi.

Come vedi si tratta molto di cifre, ma senza quelle come fai a sapere se hai raggiunto il tuo obiettivo per davvero o c’è da dare un’aggiustatina alla tua strategia?

Che ci dici dei tuoi canali di comunicazione?

“Ci vuole il sito. E poi il blog. Bisogna stare su facebook, su Instagram, Tik Tok, Twitter, Youtube” e chi più ne ha più ne metta. Spesso la scelta dei canali di comunicazione avviene d’istinto, a monte, per moda o perché lo ha fatto un tuo competitor. Ecco, su questo punto permettici di darti 2 consigli di base:

  • stai sui canali di comunicazione che usa il tuo target;
  • scegli i canali di comunicazione utili a raggiungere i tuoi obiettivi.

Tutto il resto è noia! Perciò, se la tua realtà culturale è legata a millemila social ma di questi te ne servono solo due, chiudi gli altri e cura con costanza questi due. Se hai un sito lento, non aggiornato né adatto alla visualizzazione da cellulare, ottimizzalo e aggiornalo prima di creare un blog. 

Se invece stai a zero, è la condizione ideale per aprire i canali di comunicazione giusti e usarli al meglio. Anzi, in fatto di arte e cultura non esistono solo le piattaforme più famose, ma anche quelle di nicchia. Per esempio Museum Analytics, ArtBubble, Google Art Project, Foursquare o lo stesso Pinterest.

7 consigli di content marketing per attività ed eventi culturali 

Adesso che sai chi è il tuo target, conosci i tuoi obiettivi e hai scelto i tuoi canali di comunicazione, ecco come metterti all’opera sui contenuti.

1. Fai emergere i tuoi punti di forza 

Domandati cosa rende unica la tua realtà culturale o il tuo evento. Cosa offre di più o di diverso. Analizza i tuoi competitor a livello locale. Cerca di capire quello che puoi migliorare e se ci sono delle condizioni più o meno favorevoli legate al contesto in cui operi. 

Per riuscirci puoi compilare la cosiddetta matrice SWOT (acronimo di Strenghts, Weaknesses, Opportunities, Threats): ti servirà per aumentare la consapevolezza della tua realtà culturale e per valorizzare i tuoi punti di forza da tradurre in parole, foto, video, iniziative adatte al tuo pubblico. 

2. Non dare per scontati i contenuti di servizio

Che tu ti occupi della comunicazione di un museo o di una biblioteca, che tu organizzi concerti o spettacoli teatrali, è importante esprimere con chiarezza una serie di informazioni. 

Per esempio: dove sei, come raggiungerti, quali sono i tuoi orari, quali iniziative hai in programma, quando è previsto il prossimo evento, come partecipare, dove acquistare i biglietti, come acquistarli online, eccetera. Vale a maggior ragione per il sito della tua realtà artistico culturale o della tua manifestazione di settore, ma vale anche per i social.

3. Approfondisci i contenuti informativi in un blog

Se i contenuti di servizio sono utili per chi ha già deciso (o ci ha fatto un pensierino) di venire a visitare il tuo luogo di cultura o partecipare al tuo evento di settore, che dire di chi non è convinto o non conosce neppure quello che proponi? Gli articoli di un blog potranno servire proprio a questo: a creare dei punti di contatto con gli indecisi o gli estranei alla tua realtà culturale. 

Come? Per esempio pubblicando:

  • articoli posizionati su parole chiave coda lunga, composte da frasi di 4 o più termini, legate a volumi di ricerca più bassi e di nicchia ma anche con più probabilità di portare a una conversione;
  • il materiale prodotto nelle edizioni passate, se si tratta di un evento o di una manifestazione culturale;
  • interviste ai relatori, ai musicisti o agli artisti che parteciperanno in modo da anticipare particolari del loro intervento o della loro esibizione.

Le possibilità sono davvero Infinite. L’importante è non affidarsi all’improvvisazione ma creare un piano editoriale rispondente ai bisogni del target e ai tuoi obiettivi. Dopodiché, al potere delle parole potrai integrare anche quello delle foto e dei video purché siano di buona qualità e capaci di suscitare un’emozione che tocchi le corde del famigerato pubblico di riferimento.

4. Cura la tua scheda di Google MyBusiness

È gratuita e ha grandi potenzialità per promuovere attività o eventi culturali a livello locale se arricchita con contenuti informativi, foto e link. Una semplice riprova? Pensa a cosa fai quando sei in vacanza al mare e non sai quel che fare in un giorno di pioggia: vai su Google e cerchi cose tipo “musei aperti isola d’Elba” e voilà, eccoti accontentatə. 

5. Crea contenuti coinvolgenti per i social

Se il sito svolge un ruolo fondamentale all’interno di una strategia di content marketing che si rispetti, anche i social possono contribuire a coinvolgere la community dei potenziali interessati alla tua attività o al tuo evento culturale. 

  • Su facebook, oltre alle Pagine, potrai usare i gruppi per entrare in contatto con persone accomunate da un forte interesse per un determinato ambito culturale o artistico. 
  • Su Instagram potrai creare storie e Reel che accompagnino il potenziale visitatore all’interno dei tuoi luoghi arte e cultura. Oppure potrai dar vita a una sorte di conto alla rovescia in vista di un evento culturale. Potrai anche far leva sull’influencer marketing coinvolgendo personalità di spicco del tuo settore culturale (vedi cosa è stato l’effetto Ferragni per la Galleria degli Uffizi di Firenze). 
  • Su Twitter potrai diffondere l’hashtag dedicato a un evento, all’edizione di un festival o a un’iniziativa diversa dal solito. Ma potrai anche dar vita alla narrazione live, molto efficace per coinvolgere chi partecipa a un evento o una manifestazione.

6. Fai tesoro degli UGC (User Generated Content)

Restando in tema di social media, anche i contenuti generati dagli utenti in maniera spontanea e creativa, potranno aiutarti a promuovere il tuo brand di stampo culturale. Perché l’operazione riesca, ci vuole una community affezionata e un buon motivo per contribuire alla tua piccola o grande impresa social.

D’altro canto, tu potrai lanciare nuovi stimoli per incentivare le persone a condividere un post, una foto o un video, usare un hashtag, lasciare un commento o una recensione. Non dimenticarti, però, di rendere felice chi ha generato il contenuto richiesto: è un modo per farlo sentire importante e parte della tua community. 

7. Usa lo storytelling 

Ormai lontanə dall’idea che l’arte e la cultura vivano di sola esibizione, costruire e raccontare una storia intorno a un prodotto artistico culturale permette di suscitare immedesimazione, stupore, incanto, divertimento… Emozioni che ci tengono in vita e che possono conquistare il potenziale visitatore di un luogo d’arte o il potenziale partecipante a un evento culturale.

Per esempio, nel caso di una fortezza medievale con annesso museo, oltre a creare di un percorso per i visitatori, potrai offrire loro la possibilità di vivere un’esperienza immersiva e sensoriale. Sarà un modo per far rivivere il passato ma anche per restare nella memoria e nel cuore di chi ti ha scelto grazie all’ausilio delle nuove tecnologie digitali. 

Continua a leggere per scoprire alcune realtà all’avanguardia su questo fronte.

Imparare dai grandi: 5 esempi virtuosi

Prima di salutarti ti lasciamo con 5 riferimenti d’eccellenza, realtà dell’ambito artistico culturale che hanno saputo reinventarsi sfruttando al meglio le potenzialità offerte dai contenuti digitali. È una lista nuda e cruda, ma tu potrai addentrarti nelle particolarità di ogni sito (e social annesso) per trarre spunto o anche per capire meglio cosa significa adattare una realtà artistico culturale ai nuovi linguaggi del web.

  1. MAXXI, Museo nazionale delle arti del XXi secolo di Roma;
  2. MART, Museo di arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto;
  3. RiJksmuseum, Museo d’Arte Midermna di Amsterdam;
  4. Fuorisalone.it, evento che accompagna la Design Week di Milano;
  5. La Biennale di Venezia.

Siamo davvero arrivate alla fine. Speriamo che i nostri consigli di content marketing per attività ed eventi culturali ti siano d’aiuto. Se hai bisogno di noi, batti un colpo a info@progettopuntoevirgola.it

Grazie per aver letto fin qui e alla prossima,

Martha e Paola