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Vendere online con piattaforme e-commerce e marketplace

Consigli utili ed esempi virtuosi per affacciarti nel mondo dello shopping online con un investimento a misura di portafoglio
Vendere online con piattaforme e-commerce e marketplace

Vendere online con piattaforme e-commerce e marketplace

Come promesso, dopo aver parlato della possibilità di vendere online con i social, oggi torniamo a bomba sul tema e-commerce. Ti daremo alcune indicazioni utili per iniziare a  vendere online con piattaforme pay per use e marketplace affidabili ma anche a misura di portafoglio e semplici da usare. In particolare, ti parleremo di: 

  • Shopify
  • Big Cartel
  • Etsy 
  • Marketplace di comunità

Infine, ti proporremo 3 esempi di piccoli business virtuosi nel vendere online dai quali trarre spunti, più una serie di risorse utili intorno al tema trattato in questo post e nel precedente. Ma prima, come nostro solito, una premessa. 😉

Una premessa, anzi due…

  1. La fretta è cattiva consigliera: è un proverbio e, si sa, contiene una verità. Nel momento in cui tutti hanno l’urgenza di trovare una soluzione, c’è il rischio di farsi travolgere da un sentimento ansiogeno e di commettere qualche errore. Quindi calma e sangue freddo. Valuta l’investimento economico che ti puoi permettere, poi anche quello di tempo: dopo che avrai aperto il tuo shop online, infatti, dovrai gestirlo. Capire in anticipo se potrai farlo da sola/o o avrai bisogno di una o più figure di contorno servirà a ottimizzare ulteriormente le tue risorse. 
  2. Sai in cosa consiste davvero un e-commerce? Non stiamo parlando di conoscenze informatiche ma di gestione, posizionamento, SEO, adv, social, newsletter. Non ti spaventare ma con questa sfilza di vocaboli vogliamo solo dirti che non basta mettere il tuo e-commerce online perché le persone inizino a comprare da te. C’è da farsi trovare e conoscere. Per riuscirci occorre essere costanti e creare un sistema di comunicazione integrato con il tuo shop online. Che vuol dire? Che il tuo canale e-commerce dovrà essere allineato in tutto e per tutto con gli altri tuoi canali di comunicazione.

E adesso passiamo allo shop online vero e proprio con alcune proposte dalle quale partire per creare il tuo canale di vendite via web.

Le piattaforme e-commerce pay per use

Shopify

  • Che cos’è? È una piattaforma per il commercio elettronico dove puoi creare un tuo shop online con diverse possibilità di personalizzazione. Permette di gestire le transazioni di pagamento necessarie per la vendita di prodotti o servizi e, per usare una similitudine presa in prestito dal blog in versione italiana di Shopify stesso, “è come avere un negozio in un centro commerciale dove paghi un affitto”. Rispetto ai marketplace orizzontali come Amazon, quindi, Shopify ti permette di avere una tua identità perché, pur mettendoti a disposizione un software ad hoc per la vendita online (il che significa che non dovrai installare nulla, basterà registrarti e accedere alla piattaforma), resti tu e solo tu il vero responsabile del tuo shop.
  • Come aprire uno shop online con Shopify? Basta andare su it.shopify.com, cliccare su “Inizia”, inserire i tuoi dati (email, password, nome negozio), partire con la creazione del tuo negozio online. Tre consigli. 1) Dopo aver verificato la disponibilità, acquista un dominio personalizzato corrispondente al nome della tua attività: servirà a farti riconoscere e ricordare più facilmente. 2) Oltre alle pagine dello shop, crea altre pagine come su qualunque altro sito (Home, Chi siamo, Contatti): servirà a delineare la tua identità. 3) Prima, durante e dopo aver creato lo shop ricorda che non basta solo essere online per vendere, occorre una strategia integrata (lo sappiamo, te lo abbiamo già detto poco sopra ma corriamo volentieri il rischio di ripeterci). Quindi niente compartimenti stagni: cerca di far dialogare il tuo shop online con i social, il blog, la newsletter e così via. Se non ce la fai da solo, noi siamo qui anche per questo 😉
  • Quanto costa? Shopify propone una prova gratuita di 14 giorni, dopodiché puoi scegliere diversi piani di abbonamento mensile relativi a diverse funzionalità. Il tutto a partire da 9$/mese per l’abbonamento Lite, passando a 29, 79, 299 $/mese. Da valutare, insieme a questi costi fissi, anche le percentuali di commissioni sulle vendite che variano in base al sistema di pagamento scelto.
  • Quali sono i pro e i contro? I pro sono diversi: Shopify è una piattaforma affidabile e facile da usare. Ti permette di creare il tuo shop online in breve tempo, senza particolari competenze informatiche, e con un investimento economico commisurato alle tue possibilità, da pagare mese per mese, annualmente (con il 10% di sconto) o di due anni in due anni (col 20% di sconto). Ti risparmia l’uggia di dover pensare alle scadenze di dominio e hosting, o di installare e aggiornare eventuali plugin. Ti fa scegliere tra diversi template gratuiti o a pagamento per personalizzare il tuo shop. Ti dà la possibilità di integrare Shopify con gli altri tuoi canali di comunicazione (o con siti e blog preesistenti): lo shop di facebook, Instagram, le tue mailing list (solo per citarne 3 tra le tantissime possibili integrazioni di terze parti). I contro? Le commissioni sulle vendite non sono inconsistenti e possono pesare sul piatto della bilancia dei tuoi costi vivi. Inoltre, nonostante Shopify permetta di creare fino a 100 varianti di prodotto, ciascun prodotto può avere fino a 3 opzioni: per esempio, colore, taglia, stile: oppure peso, materiale, lavorazione.

Big Cartel

  • Che cos’è? Anche questa è una piattaforma che ti permette di creare facilmente il tuo shop online e la sua caratteristica è di essere pensata per attività artigianali, creative o artistiche; per chi pensa alla qualità prima che alla quantità dei prodotti da commercializzare online. In maniera simile a Shopify, anche Big Cartel ti mette a disposizione un servizio e-commerce grazie al quale creare il tuo shop online personalizzato scegliendo tra diversi temi e layout. 
  • Come aprire uno shop online con Big Cartel? Basta andare su bigcartel.com scegliere il piano tariffario che fa per te (vedi qui sotto) e registrarti inserendo email, password, nome e URL scelti per il tuo shop online (nella versione gratuita di Big Cartel non è possibile scegliere un dominio personalizzato e la URL del tuo e-commerce dovrà finire con .bigcartel.com). Alla fine della procedura guidata, avrai un pannello di amministrazione per gestire il sito e questo sito funzionerà come un e-commerce vero e proprio. 
  • Quanto costa? Big Cartel prevede una versione gratuita dove caricare un massimo di 5 prodotti. Altrimenti, propone 3 diversi piani a pagamento da 9.99, 19.99, 29.99 $/mese. La quantità di prodotti da caricare e i servizi offerti variano in base ai piani. Le commissioni sulle transazioni pari a zero, invece, restano sempre invariate qualsiasi piano tu scelga: bel colpo Big Cartel!
  • Quali sono i pro e i contro? Il primo pro te lo abbiamo appena detto: zero commissioni sulle transazioni. A questo aggiungiamo il fatto che anche Big Cartel è intuitivo, di facile gestione e web-based, ovvero non dovrai installarlo e aggiornarlo periodicamente. Inoltre, potrai integrarlo con facebook, Instagram e Mailchimp (anche se il numero di integrazioni di terze parti è molto inferiore a Shopify), avrai Google Analitycs a disposizione di default e la tua sitemap si genererà automaticamente. La nota negativa è che Big Cartel, a differenza di Shopify, è una piattaforma in lingua inglese e non prevede una versione in italiano. Altro neo è il numero massimo di prodotti che permette di caricare: 500. Molti per una start-up o una piccola attività artigianale, pochi per un’impresa che ha grandi ambizioni. Infine, il supporto offerto da BC non è dei migliori: per ciò che non troverai nella sezione Help di Big Cartel, dovrai rivolgerti direttamente al team di supporto disponibile dalle 8.00 alle 18.00 scrivendo a support@bigcartel.com .

I Marketplace

Prima di entrare nel vivo dell’argomento, ti spieghiamo che cos’è un marketplace e in cosa si differenzia da piattaforme come Shopify o Big Cartel. Un marketplace è un centro commerciale digitale: un luogo che mette in contatto venditori e compratori, dove puoi trovare un po’ di tutto (come sui marketplace generalisti come Amazon o eBay) o prodotti e servizi specifici (come nel caso di Airbnb o InfoJobs). È una grande vetrina virtuale dove puoi esporre e iniziare a vendere in mezzo a tanti altri. 

Mantenendo la metafora del centro commerciale, la grande differenza rispetto alle piattaforme e-commerce pay per use come Shopify o Big Cartel è che grazie a queste ultime puoi aprire uno shop online tuo, con una tua riconoscibilità, in un centro commerciale dove paghi un affitto; mentre nei marketplace puoi esporre e vendere ma il grande negozio online resta il marketplace che si propone anche come brand (basta pensare ad Amazon). Detta ancor più in breve, le politiche commerciali sono dettate dal marketplace stesso, c’è poca personalizzazione e ogni vendita equivale a una o più commissioni. D’altro canto, i volumi di traffico generati da marketplace come Amazon non sono paragonabili a quelli di un e-commerce singolo, specie se di una piccola azienda.

Tralasciando realtà come Amazon o eBay, che non hanno certo bisogno di presentazioni e che potrai comunque tener presenti come canali accessori per le tue vendite online (fermo restando le regole di affiliazione alle quali ti dovrai attenere, la condivisione dello spazio web e del layout grafico con altre centinaia di migliaia di rivenditori, da marchi famosi a piccole realtà imprenditoriali), ti proponiamo un esempio di marketplace che potrebbe esserti utile se sei un/a artigiano/a.

Etsy

  • Che cos’è? È un marketplace verticale (ossia di settore) per la vendita di manufatti artigianali o vintage che “mette in contatto persone alla ricerca di prodotti unici con venditori indipendenti di tutti il mondo. Quando fai acquisti su Etsy.com, hai la possibilità di scegliere tra milioni di articoli fatti a mano, vintage, o appartenenti alla categoria dei materiali per creare, che sono stati realizzati e scelti da milioni di venditori indipendenti.” 
  • Come aprire un negozio Etsy? Basta creare il tuo account, cliccare su “Apri il tuo negozio Etsy”, impostare le preferenze del negozio (paese, lingua, valuta), scegliere il nome del negozio, rifornirlo con i tuoi prodotti, impostare le modalità di pagamento e di fatturazione. Il centro assistenza Etzy unito alla Community e ai Forum, ti darà una grande mano a passare dalle intenzioni ai fatti, dal tuo desiderio all’apertura di un negozio Etsy vero e proprio. Se però hai paura di perderti, in fondo a questo articolo trovi il link alla guida per principianti.
  • Quanto costa? Aprire un negozio Etsy è gratuito ma dovrai pagare delle commissioni di transazione pari al 5% sul prezzo di vendita del singolo prodotto. Ma non finisce qui. C’è anche la tariffa inserzione pari 0,2$/prodotto messo in vendita che si rinnova ogni 4 mesi + il costo di spedizione + le commissioni di gestione dei pagamenti che variano da stato a stato + i costi per pubblicità e promozioni. Inoltre, 15$/mese se decidi di passare all’opzione Pattern che ti permetterà di creare un sito web con Etsy. Trovi tutti i dettagli sui costi nel link in fondo a questo articolo.
  • Quali sono i pro e i contro? A fronte di zero investimenti iniziali, un negozio Etsy non è privo di costi vivi che andranno a incidere sulla tua percentuale di guadagno. Prima di aprirlo, quindi, merita prendere una calcolatrice e fare due conti per capire se il tuo guadagno netto riesce a controbilanciare i costi. È anche vero che, stando alle logiche dei marketplace, la possibilità di emergere per la tua unicità è minore come è minore, per non dire nulla, la percentuale di personalizzazione del tuo canale di vendita online . E con questo siamo partite dai contro. Per venire ai pregi di Etsy ti diciamo che: è facile da usare e attira tanto traffico che può essere dirottato sui social o sul un blog (e viceversa) grazie alla sua community consolidata.

I marketplace di comunità: l’esempio di Pontedera.shop

In tempi di Covid-19 c’è anche chi fa di necessità virtù e pensa in ottica comunitaria. È il caso del comune di Pontedera che, per andare incontro alle attività commerciali del territorio e sopperire alle chiusure forzate da lockdown, ha creato il portale Pontedera.shop in piena prima ondata con il supporto delle associazioni di categoria Confesercenti Toscana Nord e Confcommercio Pisa. 

Di cosa si tratta? Di una piattaforma e-commerce gratuita dove le diverse attività commerciali di Pontedera possono registrarsi, caricare i propri prodotti e iniziare a venderli online. Una possibilità non da poco, resa ancor più utile e virtuosa dal fatto che l’amministrazione comunale si è fatta carico anche di organizzare un sistema di consegne gratuite a domicilio sul territorio di Pontedera durante la fase di emergenza da Coronavirus.

Non sarebbe bello se altre realtà locali seguissero lo stesso esempio? La risposta è scontata ma non lo è il valore di questa iniziativa che ha saputo dare una risposta efficace e tempestiva alle necessità nate in un momento critico. E questo basta a far passare in secondo piano il fatto che la personalizzazione dei diversi shop online si limiti al nome del negozio, all’immagine del profilo, a un banner e ai prodotti. Insieme si può e Pontedera.shop ne è la riprova. 

3 Esempi di piccoli business virtuosi nel vendere online 

Li abbiamo scelti perché bravi a lavorare sulla propria identità, sull’originalità dei propri prodotti e sul tradurre tutto questo in una strategia di comunicazione integrata, coerente e costante tra shop online e social. 

Ognuno dei tre, d’altro canto, è un esempio virtuoso di come sfruttare le piattaforme di e-commerce pay per use e il marketplace che ti abbiamo appena proposto per vendere online. Parliamo di:

  1. Shopify con i Visonari, shop online stiloso e giocoso dell’omonimo negozio di ottica fiorentino specializzato in occhiali da vista, da sole e accessori; 
  2. Big Cartel con Aspettaevedrai, shop online di Sara ed Elia, creatori emiliani di piccole meraviglie formato gioielli realizzati a partire da vecchie ceramiche; 
  3. Etsy con Colibrinbrin, shop online che propone le creazioni sartoriali dal sapore d’altri tempi di Stefania, sarta teatrale.

Dulcis in fundo, una serie di link utili

Prima di salutarti, facciamo una sorta di riepilogo sul tema vendere online trattato in questo post e nel precedente con una serie di link. Cliccaci su per:

 

Per oggi è tutto! Prima di passare e chiudere, ti ricordiamo che se hai dubbi, incertezze, perplessità sull’argomento vendere online o su altri inerenti il marketing digitale e la scrittura per il web, noi siamo qui: info@progettopuntoevirgola.it . Arrivederci al prossimo blog post!