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Vendere online con i social

È utopia o ci sono delle possibilità? La seconda, e se sei un piccolo business senza sito e-commerce, in questo blog post troverai una serie di dritte utili
Vendere online con i social

Vendere online con i social

Come posso vendere online? Questa domanda è tra quelle che ci vengono rivolte più spesso, specie negli ultimi tempi. Per questo, abbiamo pensato di affrontare l’argomento con due blog post: il primo, quello di oggi, sul tema vendere online con i social; il secondo, che pubblicheremo a stretto giro, dedicato a vendere online grazie ad alcune piattaforme pay per use e marketplace. Il perché di questa esigenza te lo abbiamo già detto ma vogliamo raccontartelo meglio ora.

Questo post, insieme a quello che uscirà tra pochi giorni, nasce dalle ultime settimane che tanto ricordano settimane precedenti: parliamo di quelle di marzo, del primo lockdown da Covid-19 e dell’accelerata che ha impresso al settore delle vendite online. In quel momento, molti dei nostri clienti (e parliamo di piccoli business) ci hanno fatto domande sul tema e-commerce con diversi annessi e i connessi del caso (schede prodotti, descrizione prodotti, tag shopping su Instagram, eccetera).

Poi c’è stata l’estate ed è stata una sorta di stand-by. Oggi la cosa si ripete e, anche se non siamo all’interno del film “Ricomincio da capo” e non è neppure il giorno della marmotta (che cade il 2 febbraio), sembra un dejavù. La sofferenza imposta dalle restrizioni della pandemia spinge di nuovo molti a proporsi sul web per la necessità di vendere oltre i confini dei negozi fisici

Ecco perché siamo qui a scrivere su come vendere online con i social e con le principali piattaforme e-commerce e marketplace, argomento che tratteremo nel prossimo post.

Quindi se in questo momento ti viene il magone a pensare al lockdown perché hai un negozio in centro, in periferia, in un piccolo paese della provincia e temi di dover star chiuso; se hai paura che gli articoli che hai comprato per il Natale restino sugli scaffali o in magazzino; se sei un/a artigiano/a che vuole mettere il naso fuori dalla sua bottega comunque e dovunque, questo post (e anche il prossimo) fa per te! In particolare, oggi passeremo in rassegna: 

  • Facebook shop
  • Instagram shop
  • WhatsApp Business

Ma prima una premessa sotto forma di domanda.

Una premessa

Sai già cosa vuoi vendere e a chi? Potrà sembrarti una domanda banale ma non lo è. Là fuori, anzi qui dentro, nel mare magnum del web, la concorrenza è altissima e per emergere è necessaria una grande consapevolezza dei tuoi prodotti e di chi li comprerà.

Lavorare bene sul gancio di congiunzione tra questi due capi del dilemma ti permetterà di individuare le necessità dei tuoi potenziali clienti, di parlare la loro stessa lingua, di esaudire i loro desideri e bisogni con i tuoi prodotti.

Se poi cerchi qualche dritta su come presentarti online con tanto di mini compito a casa, abbiamo appena inserito il link al nostro articolo dedicato. Adesso entriamo nel vivo delle opportunità offerte dai social per vendere online. 

Vendere online con i social: un’alternativa provvisoria allo shop online

Facebook shop

  • Cos’è? Lo dice il nome stesso: è il negozio di Facebook, una vetrina da aggiungere sulla tua Pagina aziendale per mostrare e vendere online un catalogo di prodotti (non servizi, né prodotti digitali). La parola “catalogo” non è scelta a caso e tra poco ti diremo perché. 
  • Come aprirlo? Per aprire il tuo Facebook shop, accedi alla tua pagina aziendale da pc e clicca su “Vetrina” (se visualizzi ancora la versione classica di facebook.com) o su “Gestisci lo shop” nell’elenco delle voci sulla sinistra. In entrambi i casi, entrerai in una procedura guidata che, dopo aver accettato le condizioni normative per i venditori, ti farà scegliere una serie di parametri tra i quali il metodo di acquisto: invio di un messaggio o acquisto su un altro sito web. Il primo permetterà al potenziale cliente di contattarti per gli acquisti, per capire come effettuare il pagamento e come avverrà la spedizione. Il secondo reindirizzerà chi vuole comprare un certo prodotto sulla pagina dedicata del tuo shop online. Possibilità valida a patto che tu abbia già un e-commerce funzionante. Grazie ai recenti accordi stabiliti da facebook con Shopify e con le principali piattaforme di commercio elettronico, presto sarà possibile fare acquisti senza uscire da facebook. 
  • Che cosa ti serve per aprirlo? La partita iva, una pagina facebook, le foto dei prodotti che vuoi vendere. Una volta attivata la tua Vetrina-Shop, infatti, dovrai metterci dentro i prodotti accompagnati da nome, foto o video, descrizione, prezzo, eventuale prezzo scontato, condizione, brand, link alla pagina di acquisto sul tuo e-commerce se ce l’hai. Potrai scegliere di fare questa operazione manualmente, caricando un prodotto alla volta, o per via automatica se avrai attivato con collegamento tra la tua piattaforma e-commerce e facebook shop. A questo punto, potrai anche gestire il Catalogo per farti pubblicità, modificare, aggiungere, eliminare prodotti. 
  • Quanto costa? È gratuito salvo commissioni sulle vendite effettuate direttamente all’interno di facebook e sui pagamenti tramite Stripe o Pay Pal.
  • Quali sono i pro e i contro? Aprire facebook shop è facile e veloce. Ti permette di avere una vetrina virtuale alternativa a quella reale dove presentare tutti i prodotti che vuoi. Ti fa creare delle sponsorizzate e visionare dei report statistici. E fin qui tutto bene. Ma va detto che facebook shop non può essere considerato l’equivalente di uno shop online. E la cosa è ancor più vera se non hai un sito e-commerce sul quale reindirizzare gli utenti per finalizzare un acquisto online vero e proprio. Nel caso caso che trattiamo oggi, ovvero quello di piccoli business che non hanno sito e-commerce, infatti, la possibilità di vendere con facebook si basa sui messaggi che ti invieranno i potenziali interessati, sul fatto che tu coordini risposte, controllo dei pagamenti e spedizioni. Tutto fattibile a bassi volumi di vendite ma se aumentano, cosa che speriamo, il rischio è che diventi troppo macchinoso.

Instagram shop

  • Che cos’è? Stando alla presentazione del team di Instagram Business del maggio 2020, è la vetrina immersiva che permette agli utenti di fare acquisti direttamente da Instagram e, per questo, è definita anche come esperienza di shopping nativa. In pratica, chi arriva sul tuo account business di Instagram può visitare lo shop dal feed (dove, tra le storie in evidenza e i post veri e propri compare un’icona apposita a forma di borsetta shopper) o dalle storie (dove è possibile inserire il rimando allo shop), navigare tra i diversi prodotti per scoprirne le caratteristiche, decidere di comprarli con un semplice clic senza uscire da Instagram. I prodotti visibili e comprabili tramite il tuo Instagram shop saranno quelli che avrai caricato sul tuo Catalogo prodotti della Pagina facebook una volta effettuato il collegamento tra le due piattaforme di Mr Zuckerberg. Passaggio che ti permetterà anche di attivare i tag shopping nei tuoi post e nelle tue storie.
  • Come aprirlo? Per la spiegazione dettagliata di tutti i passaggi, ti segnaliamo la guida alla configurazione dello Shopping su Instagram creata da Instagram Business.
  • Che cosa ti serve per aprirlo? Un account Instagram aziendale o creator, una pagina facebook alla quale collegarlo, un sito web e-commerce funzionante.
  • Quanto costa? Come nel caso di facebook shop, è gratuito a patto di non considerare le commissioni sulle vendite effettuate direttamente da Instagram e quelle sui pagamenti tramite Stripe o Pay Pal.
  • Quali sono i pro e i contro? Instagram piace. Instagram diverte. Instagram funziona e converte specie negli ambiti della moda, della cura della persona e della decorazione d’interni. Sì, a patto che a monte ci sia una strategia di comunicazione ben definita, costante e, soprattutto, un sito e-commerce efficiente… Ergo, sono tagliati fuori tutti quelli senza shop online proprietario o su piattaforme e-commerce. Detto altrimenti, la possibilità di vendere online con questo social c’è ma è strettamente connessa all’uso che ne fai, alla strategia di fondo che adotti, al fatto di renderti riconoscibile e di riuscire a coordinare le richieste che ricevi, in direct o via commento, con i pagamenti e le spedizioni della merce. Un po’ lo stesso discorso che abbiamo fatto poco sopra per lo shop di Facebook usato senza collegamento a un e-commerce.

WhatsApp Business

  • Che cos’è? Forse ti starai domandando perché chiamiamo in causa questo sistema di messaggistica istantanea nel parlare di vendita online. Se così è, ti diciamo prima di tutto che WhatsApp è da considerarsi un vero e proprio social (ancora una volta di proprietà di Mr Zuckerberg, per altro) dato che ha assunto sempre di più le caratteristiche di una piattaforma di condivisione di contenuti. Secondariamente aggiungiamo che, grazie alla sua Applicazione Business, può aiutarti a: avere un contatto più diretto e rapido con i tuoi clienti, tenerli aggiornati, fornirgli assistenza, presentare prodotti o servizi grazie alla creazione del tuo Catalogo. 
  • Come attivarlo? Scaricando sul tuo telefono l’app per Android o iPhone e seguendo la procedura guidata. Se ti servisse, ti segnaliamo un articolo dove scoprire i primi passi su WhatsApp Business.
  • Che cosa ti serve per attivarlo?  I dati della tua attività (utili per attivare un profilo aziendale verificato), un telefono o un computer (WhatsApp Business, infatti può essere usato anche da desktop andando su WhatsApp web), un numero di telefono (anche fisso) non collegato a un un account WhatsApp.
  • Quanto costa?È gratuito per piccole imprese, a pagamento (API di WhatsApp Business,) per le aziende di medie e grandi dimensioni.
  • Quali sono i pro e i contro? Saremo brevi. È chiaro che non parliamo di e-commerce ma, in tempi di lockdown, quando c’è bisogno di accorciare le distanze e di trovare zone di contatto alternative a negozi, sedi, uffici fisici, questa piattaforma può rivelarsi davvero utileAttenzione, però, come specificato nei termini di servizio, WhatsApp Business non può essere usato per fini promozionali, non permette automazioni (tranne per i messaggi di benvenuto o di assenza) né l’invio di messaggi di massa. Se ritieni di aver bisogno di queste funzionalità, allora è meglio fare affidamento sui tradizionali sms.

Con WhatsApp, si conclude il primo dei nostri due articoli dedicati alle diverse possibilità di vendita online se non hai ancora un sito e-commerce proprietario. L’appuntamento è al prossimo blog post che tratterà di vendere online grazie a marketplace o piattaforme e-commerce. Se nel frattempo ci fossero dubbi o domande, siamo qua: scrivi pure a la Martha e la Paola su info@progettopuntoevirgola.it