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“Everything is figureoutable”: 6 cose da imparare dal libro di Marie Forleo

Ce lo dicevano già le nostre nonne che a tutto c’è soluzione ma detto in inglese suona più figo. Scopriamo cosa significa veramente.

“Everything is figureoutable”: 6 cose da imparare dal libro di Marie Forleo

Hai un progetto per la tua attività ma ti sembra impossibile da realizzare. Vuoi dare una svolta alla tua vita lavorativa ma hai una fifa blu. Sei un creativo ma ti senti a corto d’ispirazione e di idee. In situazioni del genere, capita di vedere tutto grigio o credere di non avere le capacità giuste. Cosa fare? Le opzioni sono due: lasciarsi prendere dalla paura e abbandonare l’impresa o avere fiducia e trovare una soluzione, costi quel che costi. Da quale emozione ti lasci guidare? 

Il potere della lettura

Premesso che non ci sono emozioni giuste o sbagliate, l’importante è saperle riconoscere e interpretare correttamente. E qui sta l’inghippo: è risaputo che quando siamo coinvolti in una situazione o ci ritroviamo a dover prendere una decisione importante, le emozioni in ballo sono diverse e fare chiarezza non è proprio un gioco da ragazzi. In certi casi, noi di Punto e Virgola ci rifugiamo nella lettura.  I libri non sono solo una via di fuga, ma uno strumento per ascoltarci, riflettere, trovare stimoli e risposte. 

Ecco che tra le ultime letture ne spunta una che casca proprio a fagiuolo: Everything is figureoutable di Marie Forleo, un libro che ci siamo gustate dalla prima all’ultima pagina, riga dopo riga, parola dopo parola e che, soprattutto, ci ha aiutate a ritrovare la giusta motivazione quando non sapevamo dove sbattere la testa e la crisi di panico sembrava dietro l’angolo. Per chi non la conoscesse, Marie Forleo è una life coach americana, una motivatrice, una scrittrice e filantropista, oltre a essere creatrice di Marie TV e di tante altre cose. 

A tutto c’è soluzione 

Il libro è una sorta di manuale dedicato a chi vuole cambiare lavoro, far crescere la propria attività, liberarsi di una cattiva abitudine, interrompere una relazione poco sana, gestire al meglio le proprie finanze ma anche iniziare a ballare, partire per un viaggio o risolvere il problema della fame nel mondo. È un inno al pensiero creativo e proattivo: un vera iniezione di fiducia. Fin dal primo capitolo invita a mettersi in gioco attraverso consigli, condivisione di esperienze ed esercizi pratici che permettono di fare chiarezza sui tuoi reali bisogni e desideri per ritrovare le capacità che ti servono nell’affrontare scelte o momenti difficili. 

L’assunto di base è, appunto, che a tutto c’è soluzione (everything is figureoutable): niente nella vita è così complicato da non poter essere risolto o affrontato, basta rimboccarsi le maniche e mettersi all’opera. Alla nascita nessuno riceve un manuale d’istruzione e che a scuola non insegnano ad ascoltare e comprendere i pensieri, le emozioni e i segnali del nostro corpo. Così, quando siamo messi alla prova, tendiamo a pensare di essere sbagliati o di non avere quello che serve per affrontare la situazione. È proprio questa interpretazione distorta che ci porta a reagire nei modi meno appropriati. Ma c’è una buona notizia (anche più d’una): i pensieri, le emozioni e i segnali del corpo possono essere compresi, gestiti e trasformati. Vediamo insieme come! 

A.G.I.S.C.I.: una parola, sei consigli

Le pagine di questo libro sono disseminate di tesori da scoprire e qui ne sbirciamo solo alcuni. Per quanto ci riguarda, se dovessimo scegliere un verbo che racchiude l’essenza di questo volume useremmo agire nella sua forma imperativa agisci!, trasformato per l’occasione nell’acronimo di: Ascolta, Gestisci, Impara, Scrivi, Cambia, Includi che ti raccontiamo così.

  1. Ascolta te stesso

    Per trovare la tua strada o la tua ispirazione è necessario ascoltare i tuoi pensieri, le tue emozioni e il tuo corpo. Sii chiaro e onesto con te stesso, ascoltati nel profondo e resta fedele ai tuoi desideri. Se credi di essere nato con un dono e che di conseguenza il successo ti sia dovuto senza troppi sforzi, hai già individuato una falla nel sistema: dando tutto per scontato eviterai sfide, opporrai resistenza alle critiche e farai cose solo per ottenere l’approvazione degli altri. Tutto ciò è distruttivo e controproducente. Al contrario, se mantieni una mentalità aperta e fai sì che le tue capacità possano crescere e migliorare, il successo arriverà. La pratica, la perseveranza e l’esperienza sono preziosi, ma anche gli errori non scherzano: quando ne commetti uno, cerca di essere gentile nei tuoi confronti. Invece di giudicare male te stesso, considera solo l’errore e isola l’evento negativo. Impara la lezione, aggiusta il tiro e vai avanti.  

    Secondo Marie, non è questione di abbassare gli standard ma di gestire il bisogno di perfezionismo attraverso esperimenti, piccole modifiche al progetto, azioni misurabili e soprattutto evitando di metterti a confronto con chi ha più esperienza di te, altrimenti il rischio di auto-sabotaggio (“non sarò mai come lui”) è molto elevato. Certo, in questa fase è probabile che si presentino problemi o difficoltà, ma in ogni caso starai andando avanti.

    Una piccola provocazione per i creativi: sappiamo tutti che cercare la perfezione è il nostro scopo supremo e che quando non la raggiungiamo crediamo di aver sbagliato tutto. Abbiamo mai riflettuto sul fatto che fior fior di artisti hanno impiegato anni per affermarsi? Perché mai noi dovremmo essere diversi da loro? Detto in altre parole: continua a scrivere, disegnare, progettare, suonare, ballare e chi più ne ha più ne metta. Servirà il tempo che servirà ma la strada giusta è solo una, non mollare! Per un po’ di ispirazione, ecco un video consigliato nel libro “Ira Glass on Storytelling”.

  2. Gestisci la paura

    Dietro l’idea di imporci degli standard alti si può nascondere proprio lei: la paura di non essere abbastanza bravo o la paura di fallire. Riconoscerla è sano perché permette di non cacciarti nei guai o bloccarti. Il potere che puoi darle è quello di indicarti la strada per raggiungere i tuoi obiettivi. Entrarci in contatto ti aiuta a metabolizzare le emozioni e dato che le emozioni sono energia, l’energia può essere trasformata. In questo modo potrai dare un nuovo senso  alle tue reazioni istintive e trasformare un pensiero negativo (“non ce la faccio”) in uno spunto propositivo (“a piccoli passi posso farcela”). 

    Se questo non bastasse, prova a prenderti meno sul serio e fidati del tuo istinto: se l’idea di fare una cosa ti attira nonostante la paura allora vale la pena di provare.  Fallirai? Ci sta: fallire è una possibilità, ma questo non farà di te una persona fallita. Servirà a imparare cose nuove. Il vero sbaglio sta nello smettere di imparare e crescere.

  3. Impara dalle critiche

    A volte davanti a un rifiuto o a una critica ti senti scoraggiato e legittimato ad abbandonare la tua impresa. Succede. Quello che puoi fare è scegliere di rifiutare il rifiuto in modo sano: capire cosa non è andato e provare a trovare strade alternative (a volte creative) per raggiungere il tuo obiettivo. Non puoi pensare di evitare le critiche, ma puoi prendere da queste ciò che ti serve per crescere e proteggere ancor di più i tuoi desideri.

    A proposito di desideri: noi donne siamo spesso cresciute in ambienti giudicanti, per questo tendiamo a negare le nostre emozioni e nascondere il loro potere. Ma ricordiamoci una cosa fondamentale: non siamo nate per trattenerci, bensì per generare, guarire e cambiare.

  4. Scrivi

      Quando sei a un bivio e ti senti inadeguato, prova a mettere nero su bianco quello che ti passa per la testa: dallo scenario peggiore al migliore, appunta tutte le soluzioni possibili e immaginabili. Scrivere aiuta a definire i bisogni, capire le emozioni e le cose che puoi fare per raggiungere i tuoi obiettivi. Se possibile, e qui Marie ha conquistato anche l’ultima goccia di inchiostro che ci scorre nelle vene, meglio scrivere a mano che al pc. Studi dimostrano che, forzando il cervello a rallentare, ci diamo il permesso di esprimere le nostre idee ed emozioni in modo più chiaro e profondo.  In ogni caso ricordati sempre che hai già gli strumenti che servono per risolvere quello che accade e diventare la persona che desideri. Vanno solo ritrovati e rispolverati.

  5. Cambia il linguaggio

    Hai mai provato a sostituire un non voglio a un non posso? Quando dici non posso ti metti in una posizione passiva e di impotenza rispetto alle circostanze. In poche parole: ti racconti scuse, non ti prendi la responsabilità delle tue scelte. Quando dici non voglio ti comporti in modo più attivo e potente: ti ricordi di essere padrone dei tuoi pensieri e delle tue azioni. E se è vero che non puoi controllare gli altri, puoi controllare le tue scelte e le tue reazioni alle azioni degli altri. Ti sembra poco?

  6. Inizia

    Puoi iniziare a fare qualcosa anche se non ti senti pronto al 100%. Per non cedere alla sindrome dell’impostore, puoi disobbedire alla voce interna che ti dice di non fare una cosa perché non sei ancora pronto. Non procrastinare, passa all’azione, sperimenta, fai errori e datti obiettivi precisi e misurabili. Considera la possibilità di uscire dalla tua zona di comfort perché tutto quello che vuoi ottenere o diventare è proprio lì fuori, nella zona della crescita.

In conclusione, come ci dicevano le nostre nonne “a tutto c’è soluzione”, solo che detto in inglese suona più figo.

Scherzi a parte, ti sei mai trovato in situazioni simili a quelle che ti abbiamo raccontato? Come ne sei uscito? Facci sapere! Alla prossima. 😉